Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

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Un pastore errante si rivolge direttamente alla luna ponendogli diverse domande sulla vita e sull’ esistenza dell’ essere umano. Giacomo Leopardi sceglie di servirsi della semplice ed ingenua voce di un pastore, ritenendo quest’ultimo meglio di altri adatto ad interpretare l’ansia di conoscenza comune a tutti gli uomini e le domande che egli pone sono le domande che tutti gli uomini si portano dentro.

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?


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Chiare, fresche e dolci acque

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Francesco Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304 e mori ad Arquà nel 1374. Fu uno scrittore, poeta e filosofo italiano considerato il fondatore dell’umanesimo e uno dei fondamenti della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più celebre, il Canzoniere emblema di eccellenza stilistica.

Chiare, fresche e dolci acque è la canzone più celebre ed è la numero 126 del Canzoniere. Questa canzone è forse il componimento più innovativo dell’autore, fondatore della poesia moderna sia per la sua sostanza psicologica, sia per il suo senso del paesaggio.  Un ulteriore aspetto di modernità è la dialettica tra piani temporali: piano della memoria e piano del presente in cui avviene l’atto di memoria.

Amore e morte risultano saldamente intrecciati, come spesso nei Rerum vulgarium fragmenta: il poeta prefigura la propria fine e immagina che Laura faccia visita alla sua tomba, emettendo un sospiro tale che, per grazia divina, possa finalmente restituire all’amante l’agognata pace.

E’ una canzone-manifesto: il luogo descritto da Petrarca rispecchia la chiarezza e la trasparenza espressiva della lingua nel rappresentare la complessità psicologica del poeta.

Il paesaggio è un’estensione della psicologia del soggetto, che proietta sul paesaggio  il fantasma dell’amata Laura. Negli ultimi tre versi di congedo, Petrarca si rivolge direttamente al componimento, invitandolo ad uscire tra la gente.

Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo ove piacque
(con sospir’ mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
herba et fior’ che la gonna
leggiadra ricoverse
co l’angelico seno;
aere sacro, sereno,
ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:
date udïenza insieme
a le dolenti mie parole extreme…….:::::::::::

Allied – Un’ombra nascosta

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In certi momenti un po’ surreale e con punti volutamente gigioneschi (vedi il rimescolo delle carte da gioco, i bombardamenti che sembrano fuochi d’artificio…..),  il film è comunque d’autore. Le riprese, le atmosfere e le musiche sono splendide . L’attrice è brava e si perdona Brad che appare leggermente bollito ma ancora decisamente prestante.

La storia d’amore e l’intrigo ci sono per cui  passano velocemente le due ore e passa di visione che ci consentono di coltivare il nostro lato sentimentale.

Ero il numero 33292

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(Trirò – Autocarro Lancia 3Ro)

Autore: Amedeo Zironi  a cura di Ilaria Micheletti

Aras Edizioni

Il “pipièn Mediulin” classe ’23 , bravo a scuola solo in condotta, nel 1942 come tanti altri ragazzi partì verso l’avventura e l’orrore della guerra lasciando la semplicità di una società e di una famiglia patriarcale.

Non fece in tempo ad arrivare al fronte perchè, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu catturato e costretto a lavorare nei campi di concentramento tedeschi in qualità di” internato militare ” e quindi privo dei benefici che dava lo status di “prigioniero di guerra”.

La voglia di sopravvivenza e la forza della giovinezza lo aiutarono ad affinare l’arte della sopportazione delle fatiche, della fame e delle atrocità immaginate e vissute.

I suoi ricordi sembrano però essere più dedicati al rimpianto per la sua vita spezzata e deragliata e per la sua Bologna che con l’essenzialità  e il fascino dei vecchi mestieri scandiva l’intarsio della sua vita dura ma senza tanta avventura.

Nel sottofondo delle memorie di questo ragazzo che tornò uomo, sembra di cogliere  anche un grazie profondo alle donne che hanno fatto parte del suo cammino ed alla loro forza. A quelle donne che hanno sempre fatto, in ogni circostanza e senza mai tirarsi indietro, quello che c’era da fare: la madre, la sorella Elia e  le donne italiane nelle zone di guerra. Infine, riportata su binari solidi la sua esistenza, la moglie Edda compagna della sua seconda vita.

Tanti ricordi…. una testimonianza per non dimenticare.

Ciaula scopre la luna

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Maria Antonietta Portulano , moglie di Pirandello, morta in ospedale psichiatrico

Luigi Pirandello (1867 – 1936), scrittore, drammaturgo, poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1934. Egli sonda la mente ed analizza l’identità:

« Il nostro spirito consiste di frammenti, o meglio, di elementi distinti, più o meno in rapporto tra loro, i quali si possono disgregare e ricomporre in un nuovo aggregamento, così che ne risulti una nuova personalità, che pur fuori dalla coscienza dell’io normale, ha una propria coscienza a parte, indipendente, la quale si manifesta viva e in atto, oscurandosi la coscienza normale, o anche coesistendo con questa, nei casi di vero e proprio sdoppiamento dell’io.

Aderì al partito fascista che rispettò le sue volontà espresse nel testamento:

«Carro d’infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m’accompagni, né parenti né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta. Bruciatemi»

 La novella ” Ciaula scopre la luna” è una delle più commoventi scritte dall’autore . Ciaula, povero minatore, conosce bene le gallerie ed il buio della miniera ma ha paura del buio della notte.

L’autore racconta con grande poesia l’immenso stupore che il ragazzo prova quando, uscito di notte dalla miniera, per la prima volta si accorge della luna e descrive l’emozione  consolatoria che la sua luce e l’ immensa grandezza e bellezza riescono a suscitargli.

“Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.

Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna… C’era la Luna! la Luna!

E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, là, mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore.”

La trilogia di Stieg Larsson

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La trilogia poliziesca Millenium dello scrittore svedese Stieg Larsson, morto nel 2004, è composta da :

  • Uomini che odiano le donne
  • La ragazza che giocava con il fuoco
  • La regina dei castelli di carta

Marsilio Editori

Lisbeth Salander, piena di tatuaggi e di percings, è cresciuta con l’obiettivo primario di sopravvivere e di sottrarsi alla sopraffazione dei suoi carnefici e pertanto diffida di tutti  ed è abituata a contare solo su se stessa e sulla propria intelligenza .Ha una abilità fuori dal comune come  hacker ed è collegata a un mondo sotterraneo di altri hackers altrettanto abili che vivono tutti ai margini della società.

Le sofferenze subite hanno affinato anche la sua capacità di comprendere le sfumature psicologiche della mente umana.

E’ giovane, minuta ma allena il corpo alla resistenza perchè e più disposta a spezzarsi che a piegarsi quando si imbatte nelle anime nere che si accaniscono contro gli indifesi e le donne.

L’amore conosciuto e ricevuto da piccola dalla madre rappresenta quel lume piccolo ma vivo che le impedisce di travalicare la linea di confine verso il male assoluto perchè riesce a percepire solo il bianco ed il nero.

In sella a motociclette potenti, è lei la vera protagonista dei racconti. Sono  la forza della sua esistenza solitaria e disperata e la sua vicenda umana che colpiscono il cuore.

Mikael Blomkvist, seppure affascinante ed intellettualmente brillante, è però strutturalmente un po’ anaffettivo anche quando dovrebbe occuparsi, almeno in dosi minime, della propria figlia.

 

 

 

Amori e inganni

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Tratto dal libro della scrittice inglese  Jane Austen, il film  Amore e inganni  è una commedia di costume divertente e piena di senso dell’ironia.

Il mestiere più antico del mondo è dunque quello della manipolazione in cui, anche per necessità dovute alle particolari condizioni e convenzioni sociali,  le donne a volte sono state e sono purtroppo particolarmente esperte.

L’arte della sopravvivenza, affinata in millenni di esercizio sul campo, lucida l’acume e la capacità di parola è in grado di rovesciare e contraddire l’evidenza.

L’importante è individuare con chiarezza l’obiettivo e non frapporre ai propri piani  l’affetto, il rispetto o ancora peggio l’amore vero.Tutto il resto non ha importanza.

La cronaca attuale ci sta regalando molti esempi di questa arte esercitata da parte di uomini, ma questo non consola.

Trilogia di Roberto Costantini

 

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Tripoli Corso Vittorio Emanuele

 

Autore : Roberto Costantini, scrittore e consulente aziendale , è nato a Tripoli.

Marsilio Editori

La Trilogia poliziesca è composta dai volumi:

  • Tu sei il male
  • Alle radici del male
  • Il male non dimentica

Michele Balistreri, commissario per caso, è il protagonista di questa intricata storia che parte da Tripoli nel 1969, anno in cui Muamer Ghedafi sale al potere con un colpo di stato, e si intreccia con le vicende politiche e sociali italiane che hanno contraddistinto quella stagione.

Michele,  pieno di ribellione e rancore verso il padre dal quale è diviso emozionalmente da una distanza siderale, non viene solo lambito dal male ma ne è travolto ed il suo destino è segnato.

Intrapprende un percorso fuori dagli schemi  accompagnato in modo estremo da amicizie, odio, illegalità ed autolesionismo. Nemmeno l’amore profondo di una ragazza riesce ad arginarlo.

Negli anni seguenti anche il rifugio nell’apatia e nell’indifferenza, divenute quasi un’arma di seduzione letale, non lo proteggerà dal male che continua ad inseguirlo e a cercare di afferrarlo.

Michele però racconta veramente solo se stesso, il suo egocentrismo, il suo complesso d’Edipo, la sua instabilità e le sue debolezze umane. Non emerge l’incrocio autentico con un’altra anima in quanto l’introspezione mette a fuoco essenzialmente la sua.

Le emozioni suscitate, non  scuotendo le corde interiori più profonde,  non consentono  di commuovere e, dopo avere partecipato da spettatori a tante miserie, di commuoverci fino al pianto.

La scrittura è potente, avvincente e generosa anche nei colpi di scena.

Il magico potere del riordino

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Autrice: Marie Kondo . E’ una specialista giapponese nell”arte del riordino”

Casa Editrice: Vallardi

Quando un’alba sorgerà e ci sorprenderà nella condizione di poter gettare via tutte le carte burocratiche, che conserviamo con apprensione in copiosi faldoni, forse noi saremo ormai tutti androidi o cyborgs.

Quando saremo nella predisposizione d’animo di inginocchiarci sul pavimento di casa per ringraziare tutti gli oggetti, vestiti compresi, di averci servito per tutto il giorno forse, invece, potremmo sognare di essere diventati  un po’ più umani.

Unica zona d’ombra il profondo senso di inadeguatezza e di mancanza di stima personale che è stata la molla per la creazione del “metodo Kondomari”.

Per il resto la lettura del saggio è stata una parziale pulizia virtuale della mente e non smetteremo comunque di ringraziare l’autrice di esistere.

Consigliato: assolutamente sì.

Breve storia della vita privata

 

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Autore – Bill Bryson è uno scrittore contemporaneo americano che vive in Inghilterra.

Gruppo Editoriale Mauri Spagnol

Il saggio ripercorre, attraverso occhi molto “americani” e a tratti ironici, il lungo cammino che l’umanità ha affrontato per il raggiungimento dell’attuale benessere materiale.

Il percorso , che rimarca le differenze sociali, è proseguito arrancando o procedendo a grande velocità.

E’ intrigante il colpo d’occhio sul passato che stimola ed alimenta la curiosità per il futuro .

Le immagini dei capelli bruciacchiati sulle fiamme delle candele , i motivi della rivolta dei Sepoy nel 1857 e la difficile definizione del giusto numero dei rebbi nelle fochette evocano atmosfere lontane e così…..infinitamente attuali.

CONSIGLIATO: assolutamente sì.