La cattiveria dei buoni è pericolosissima.
(Giulio Andreotti)
articoli
Freda Joséphine Baker membro dei servizi segreti francesi

Joséphine ebbe un’infanzia molto povera e abbandonò la famiglia all’età di 13 anni per iniziare presto la carriera di ballerina nei piccoli teatri della sua città e a sedici anni debuttò a Broadway in una rivista che fu replicata per due anni.
Dopo una tournée in Europa, ella iniziò ad esibirsi nella revue delle Folies Bergeres del 1927 accompagnata da un ghepardo che terrorizzò l’orchestra ed il pubblico.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Baker si mobilitò a favore della Croce Rossa e nel 1940 si arruolò nei servizi segreti della Francia Libera contro i nazisti agendo in Francia poi in Africa del nord.Durante la guerra si fece carico di missioni importanti, utilizzando i suoi spartiti musicali per celare dei messaggi e in seguito fu ingaggiata dal servizio femminile dell’Armèe de l’air.
La porta giusta
Porta di Borzelli
Non sai mai quanto siano accessibili le persone fino a quando non provi a raggiungerle; ma solitamente devi accostarti a loro dalla porta giusta.
Henry Ward Beecher
San Ippolito, il primo Antipapa della storia
San Ippolito di Roma, vissuto tra la fine del secondo secolo dopo Cristo ed il terzo secolo, fu un ottimo scrittore e teologo romano ma soprattutto fu il primo Antipapa della storia.
Poco prima della propria morte, si riconcilio’ però con il Papa Ponziano, insieme al quale inoltre subì il martirio frutto della persecuzione messa in atto dai romani contro ai cristiani.
Probabilmente nacque nel 170 in un luogo sconosciuto forse in Asia Minore dove apprese le nozioni di teologia, retorica ed esagetica. Intraprese un percorso religioso e divenne sacerdote, riuscendo ad ottenere un posto di un certo riguardo anche perché fornito di grande cultura.
Lasciò l’Asia Minore per arrivare a Roma quando era stato eletto papa Zefirino con il quale, nel corso degli anni, entrò però in contrasto. Il contrasto proseguì anche con Callisto che divenne Papa a partire dall’anno 217 e fu molto acceso fino ad arrivare ad un vero e proprio scisma nella Chiesa.
Molto presto San Ippolito venne eletto Antipapa dai propri seguaci ed accusò Callisto di essere caduto nell’eresia di Teodato e di essere poco duro nei confronti degli adulteri e degli omicidi. Callisto invece accusava Ippolito di essersi macchiato di Diteismo ossia di credere all’esistenza di due Dei al posto di Dio.
Lo scontro tra San Ippolito e la Chiesa Romana continuò anche dopo con il Papa Ponziano. I capi delle due Chiese furono alla fine esiliati in Sardegna da parte dell’ imperatore romano Massimo il Trace. Durante questo periodo di esilio San Ippolito e Papa Ponziano appianarono le proprie divergenze chiedendo ai propri seguaci di fare lo stesso.
Entrambi vennero poi uccisi nel 235 d. C. diventando così dei martiri. San Ippolito fu sepolto a Roma lungo la via Tiburtina, sembra il 13 agosto, nel punto dove fu ubicata una statua che fu rinvenuta poi nel corso del periodo rinascimentale e che ora viene conservata nel Museo Lateranense.
Lo strangolatore Miguel de Corella, detto Michelotto o Micheletto, al soldo di Cesare Borgia
Lo spagnolo Miguel de Corella (Valencia, 1470 – Milano 1508 ) detto anche Michelotto Corella, Michelotto Coreglia, Michele di Corella o Micheletto da Valenza, è stato un condottiero ed un assassino al soldo di Cesare Borgia.
Figlio illegittimo del conte aragonese Giovanni di Corella, conobbe Cesare Borgia il duca Valentino, figlio del Papa Alessandro VI, durante i suoi studi all’Università di Pisa. Li unì il comune disinteresse per lo studio e la convinzione che il loro futuro fosse più affidato alle armi e poi, quando Cesare si trasferì a Roma, Micheletto lo seguì e, al suo servizio, commise moltissimi omicidi.
Uno dei primi delitti forse fu quello del duca di Bisceglie Alfonso d’Aragona, figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli e secondo marito di Lucrezia Borgia, che era la sorella di Cesare, poiché probabilmente era divenuto d’intralcio alla sua politica matrimoniale di alleanze.
Micheletto era al seguito di Cesare Borgia nella campagna di conquista della Romagna e partecipò alla presa di Faenza dove uccise il diciassettenne Astorre Manfredi e suo cugino ventenne Giovanni Evangelista. A Camerino uccise il signore della città Giulio Cesare da Varano e in seguito anche suo figlio Venanzio e partecipò alla presa di Urbino.
Cesare Borgia costituì uno “Stato” autonomo e voleva che Cesena fosse la capitale per cui soggiornò con Micheletto per un periodo nella rocca Malatestiana. L’episodio più famoso fu però la strage di Senigallia con la quale Borgia si liberò di alcuni suoi condottieri che, temendone la crescente potenza, avevano complottato contro di lui.
Nel 1502 Micheletto assassino’ a Senigallia Vitellozzo Vitelli e Oliverotto da Fermo strangolandoli simultaneamente con una corda di violone. Successivamente uccise anche Paolo e Francesco Orsini dopo però che Cesare aveva avuto la conferma che a Roma il papa avesse fatto arrestare il cardinale Orsini, loro parente e protettore.
Nel 1501 era sempre Micheletto l ‘uomo mascherato che rapi’ e tenne prigioniera per tre anni la bella Dorotea Malatesta di cui Cesare si era invaghito alla corte di Urbino, dove lei faceva la dama di compagnia di Elisabetta Gonzaga.
Ottenne così , come premio per i suoi servizi, dal Valentino la signoria di Montegridolfo nel ducato di Romagna e il Papa gli affidò la cura dell’ufficio del carcere di Corte Savella dove venivano giudicati e puniti i detenuti che commettevano i suoi stessi crimini.
In seguito alla morte del padre nel 1503, Cesare fu arrestato e poi fuggi in Spagna dove , ridotto a combattere per conto di un cognato, morì a soli 32 anni nel 1507. Michelozzo fu catturato e a Roma, per ordine del nuovo papa Giulio II, fu sottoposto a numerosi interrogatori e a un processo per i crimini commessi. Non rivelò però mai i segreti dei Borgia e riuscì a fuggire.
Niccolò Machiavelli riuscì a farlo assumere a Firenze nel 1506 con l’approvazione del Consiglio degli Ottanta ed ottenne la nomina di bargello che ricoprì per due anni, fino a quando fu nominato “capitano di guardia del contado e distretto di Firenze”, e quindi divenne capo di un corpo di polizia composto da 30 balestrieri a cavallo e 50 provisionati. Fu però presto licenziato da questa funzione a causa di dissapori con la Repubblica fiorentina.
Fu assassinato a Milano nel febbraio 1508 mentre usciva dalla casa del cardinale Georges I d’Amboise signore di Chaumont, che era stato un sostenitore del Valentino, dal quale sperava di ottenere un impiego ed un salario. Il movente non era stato la rapina poiché la borsa e la preziosa spada di Michelotto erano al loro posto e il mandante del delitto non venne mai identificato. Il corpo fu interrato in una fossa comune del cimitero degli stranieri fuori le mura di Milano.
Le argomentazioni non sono la vita
„Le argomentazioni sono ottime, le idee anche. Ma non sono la vita! Sono straordinariamente adatte per guidarci nella vita. Ma non sono la vita. L’astrazione non è la vita. La vita si trova nell’esperienza. È come leggere un meraviglioso menu. Potete guidare la vostra vita con un menu, ma il menu non è il cibo. E se passaste tutto il tempo con un menu, non mangereste nulla. Talvolta può accadere anche di peggio. Ci sono persone che mangiano il menu. Vivono di idee e così perdono la propria vita.“
Anthony de Mello
Aprivo solamente le finestre….
Aprivo solamente le finestre della mia camera ed entravano l’aria color blu, l’amore e i fiori.
Marc Chagall
Il marchese di Roccaverdina asservito alla cultura dominante
Breathe in the air
Breathe, breathe in the air
Don’t be afraid to care.
Respira, respira nell’aria
Non aver paura di preoccuparti.
Pink Floyd
Il tuo cuore lo porto con me
Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
Edward Estlin Cummings