
Lasciami, lasciami sognare
i desideri più remoti,
quelli che si ancorano alle vene
perché vogliono scorrere ed arrivare
più velocemente al cuore.
Lasciami, lasciami andare
dove i miei piedi possano
strusciare con torpore su tanti sassi
e le mie scarpe possano sbucciarsi come
corteccia sbiadita ed indurita dal calore.
Lasciami, lasciami cadere
non dietro alle persiane ma solo
dove mi potrò rialzare da sola e potrò
continuare a sentire i rumori della notte
e i lunghi gemiti del mare.
Lasciami, lasciami guardare
mentre ora, senza tentennare, l’onda
avvolge la mia malinconia,
mi abbraccia con dolcezza, mi spinge forte,
mi sorride e poi…. mi affonda.