

La Repubblica di Malta è un arcipelago situato nel Mar Mediterraneo a 80 Km dalla Sicilia e a 284 Km dalla Tunisia. E’ uno degli stati più piccoli e densamente popolati al mondo, ha due lingue ufficiali il maltese e l’inglese e la popolazione è cattolica al 98%. Solo le tre maggiori isole Malta, Gozo e Comino sono abitate.
Nel Paese si trovano tre siti dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: la capitale La Valletta, l’Ipogeo Hal Saflieni ed i templi megalitici. Il territorio emerge dalla piattaforma continentale sottomarina sicula ed il suolo è roccioso, anche se coltivato, grazie ai terrazzamenti con muretti a secco e negli altopiani calcarei vi sono caverne e grotte. Le più note sono a Malta la Grotta Azzurra, il Ghar Dalam (Caverna Oscura), in cui furono rinvenuti resti di elefanti ed ippopotami nani risalenti a 170 000 anni fa, e nell’isola di Gozo la grotta di Calipso.
Non vi sono laghi e fiumi permanenti, per questo vi sono impianti di desalinizzazione marina, e il clima è di tipo mediterraneo-subtropicale con temperatura media annua di 19°C.
Il maltese è una lingua semitica, derivante dalla lingua siculo-araba. L’alfabeto maltese conta 30 lettere ed è basato su quello latino con l’aggiunta delle lettere ċ, ġ, ħ, għ, ie e ż. Più del 40% delle parole hanno origine latina.
Nel 1934 i britannici abolirono l’italiano anche se oggi più del 66% della popolazione lo parla bene e un altro 17% lo conosce in modo basilare. Nel 1934, invece, dato l’alto analfabetismo dell’epoca, l’italiano era diffuso solo fra i ricchi.
I primi abitanti arrivarono sull’isola dopo l’estinzione degli ippopotami nani e degli elefanti nani nel neolitico antico (6000-4000 a.C.) e provenivano dalla Sicilia. I coloni continuarono a fabbricare ceramica nello stile siciliano di Stentino prima di iniziare, verso il 4500 a.C. una produzione in stile locale.
A partire dal 3500 a.C. fiorirono templi megalitici come Gigantia a Gozo. In questo periodo (3600-2500 a.C.) si formarono sui sentieri scanalature uniformi ed equidistanti tra di loro nominate cart ruts o cart racks: la più conosciuta è chiamata col nome Clapham Junction. I solchi furono causati dal continuo passaggio delle ruote dei carrelli adibiti al trasporto della pietra, che intaccarono il tenero calcare.
Il “popolo dei templi” scomparve intorno al 2500a.C., forse a causa di una grave epidemia, e le isole maltesi rimasero spopolate per qualche centinaio di anni fino all’arrivo dei “costruttori dei dolmen“. Si tratta di piccole camere coperte da una grande lastra posta sopra a pietre verticali, riconducibili ad una popolazione del bronzo antico (2150 a.C.). Anche i nuovi abitanti probabilmente arrivarono dalla Sicilia.
I Fenici colonizzarono Malta intorno al 1000 a.C., poi nel 736 a.C. arrivarono i Greci che la chiamarono Melita. Nel 400 a.C. Malta finì sotto il dominio di Cartagine e poi di Roma nel 218 a.C. Nell’anno 60 d.C. l’isola fu visitata da San Paolo, che pare abbia attraccato nella baia omonima. Vi fu poi un periodo di dominio bizantino durato dal IV al IX secolo durante il quale subì il saccheggio da parte dei Vandali.
L’isola venne conquistata dagli Arabi (870- 1091) che eliminarono quasi tutti gli abitanti originari e introdussero la coltivazione del cedro e del cotone, costruirono un sistema di irrigazione e diffusero lalingua araba.
Poi, dal 1090 al 1530, arrivarono i Normanni dal Regno di Sicilia, gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi. Furono Signori o Conti di Malta, dal 1090 al 1191 i membri della casa normanna di Sicilia e successivamente Malta fu data in concessione alle famiglie della più alta nobiltà siciliana.
Nel 1530 Malta venne concessa in affitto perenne dal Regno di Sicilia ai Cavalieri Ospitalieri in fuga da Rodi; il prezzo simbolico dell’affitto consisteva nella fornitura annuale di un falco da caccia ammaestrato anche se il Vicerè di Sicilia mantenne il titolo onorifico di conte di Malta. Questi cavalieri, un ordine monastico militare conosciuto come “Cavalieri di Malta”, resistettero all’assedio del 1565 da parte dei Turchi.
Malta venne poi conquistata da Napoleone che nel 1798 si stava dirigendo in Egitto. Il Grande Maestro dei Cavalieri Ospitalieri capitolò subito non potendo per statuto prendere le armi contro altri cristiani e anche perché circa 200 cavalieri su 300 erano francesi .
I maltesi si ribellarono e Gran Bretagna e Regno di Sicilia inviarono aiuti ai ribelli fino alla resa dei francesi nel 1800. Malta divenne così un protettorato inglese, nonostante le rimostranze dei Borbone che rivendicavano la sovranità sull’isola e nel 1814 divenne parte dell’Impero britannico.
Agli inizi del Novecento nacque un forte irredentismo maltese in favore dell’unione dell’isola al Regno d’Italia che si intensificò nel 1919, quando le truppe britanniche spararono sui cittadini che manifestavano contro nuove tasse. L’avvenimento, noto come Sette Giugno (in italiano), è commemorato ogni anno come festa nazionale.
Dal 1934 l’italiano non è più la lingua ufficiale dello Stato, a seguito di un processo di deitalianizzazione da parte degli inglesi culminata durante laseconda guerra mondiale con l’esecuzione dell’irredentista Carmelo Borg Pisani. Malta ottenne l’indipendenza nel 1964, divenendo membro del Commonwealth ma solo alla fine del 1974 divenne una repubblica.
La Valletta, fondata nel 156 e patrimonio UNESCO, è la capitale di Malta sebbene abbia solo 6.315 abitanti. Questa capitale barocca è una città-fortezza nata sulla roccia della penisola del Monte Sceberras, a picco sul mare, con due profondi porti naturali. Deve il nome al Gran Maestro dell’Ordine di San Giovanni, Jean Parisot de la Vallette.
L’antica capitale Medina, abitata oggi da solo 258 persone per lo più nobili ed ecclesiastici, è conosciuta anche come “Città Silenziosa”. E’ un fortino dalle mura arabe e dall’architettura medioevale che contiene palazzi in stile barocco. A Rabat, situata accanto a Medina vi sono le catacombe di San Paolo.
Cottonera unisce tre città : Vittoriosa di 2 .691 abitanti, Cospicuadi 5 .642 abitanti e Senglea di 3.500 abitanti, che possono essere visitate via mare su piccole barchette. Birchircara con 21. 258 abitanti è la città più popolosa.