Il topo è un piccolo roditore mammifero, appartenente alla famiglia dei Muridi e vive spesso a fianco degli uomini, che inconsapevolmente gli forniscono ampia disponibilità di cibo, salvo a cacciarlo appena ne percepiscono la presenza, in quanto arreca danni alle colture ed alle dispense, oltre a rendersi vettore di molte malattie.
Curioso e nello stesso tempo timoroso, tende ad assaggiare un gran numero di alimenti diversi e tale abitudine lo porta a rosicchiare praticamente di tutto: scatole, contenitori di vario genere, carta, cavi, tappezzerie, intonaci etc.,.
I topi adulti misurano una ventina di centimetri (10 cm di corpo ed il resto è coda) e pesano fra i 10 ed i 25 grammi. Il pelo corto e lucente, di colore bruno-grigiastro sul dorso e grigio chiaro sul ventre ricopre interamente il corpo, tranne zampe, orecchie, coda e punta del muso, che sono quasi del tutto glabre e di colore grigio-rosato. Il muso è stretto ed appuntito.
Gli occhi sono neri, lucidi e muniti di palpebre. Essendo un animale di abitudini crepuscolari e notturne, ha una vista molto limitata, probabilmente in bianco e nero. Il senso dell’udito è invece è molto sviluppato, il topo, infatti può udire frequenze fino ai 100 kHz e forse di più, quindi ben oltre la soglia degli ultrasuoni. Il topo comunica con i suoi simili con squittii percepiti dall’orecchio umano oppure con ultrasuoni, che gli uomini non odono e che utilizza nella breve distanza.
L’olfatto è il senso più sviluppato del topo, il tatto è sostituito dai baffi, le sensibili vibrisse, che vengono utilizzate dall’animale anche per rendersi conto delle dimensioni degli cunicoli in cui si insinua.
I potenti denti incisivi a crescita perenne devono essere limati continuamente attraverso il rosicchiamento di superfici abrasive, se non facesse così, i denti crescerebbero a dismisura bloccandogli la bocca.
L’equilibrio del topo è assicurato dalla coda, lunga quanto tutto il suo corpo e ricoperta di scaglie cornee disposte ad anelli. Le scaglie gli servono per far presa ed arrampicarsi su superfici verticali, corde e persino vetri, e per tenersi in equilibrio anche durante il salto e la corsa. La coda è anche utilizzata per regolare la temperatura corporea, che viene controllata dilatandone o restringendone i vasi sanguigni.
Il topo è un animale crepuscolare e notturno, durante il giorno riposa in luoghi riparati. Non va in letargo e si adatta infatti molto bene ad ambienti freddi (purché vi sia disponibilità di cibo), al punto che sì è trovato bene a vivere anche all’interno di celle frigorifere.
I maschi sono territoriali e tendono a definire un proprio spazio all’interno del quale dominano su varie femmine e cuccioli. Per segnalare la propria presenza i topi usano segnali olfattivi e marcano il territorio con urina e feci. Queste ultime, lunghe circa 3 mm e di colore nero, sono il segnale visibile, anche all’occhio umano della loro presenza, mentre l’urina (in particolare quella dei maschi) ha un forte odore dovuto alla presenza di numerosi composti chimici.
E’ un animale onnivoro: in natura mangia soprattutto prodotti vegetali, come semi, frutti, radici, foglie e steli, ma anche piccoli insetti. In ambiente antropico si nutre pressoché di qualsiasi alimento disponibile, persino di colla e sapone e predilige la cioccolata ed il burro di arachidi, ricava l’acqua di cui necessita dal cibo.
I topo raggiunge la maturità sessuale tra le 5 e le 6 settimane di vita, mentre la gestazione è di circa 20 giorni. Le femmine sono in grado di accoppiarsi nuovamente subito dopo aver dato alla luce i piccoli, il cui numero per ogni parto è compreso tra 4 ed 8.
Domanda : ciascuna femmina, in condizioni normali, può avere quanti parti all’anno?