Etna o Mongibello

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L’Etna o Mongibello è un complesso vulcanico siciliano originatosi nel Quaternario  che sorge sulla costa orientale vicino a  Catania. Rappresenta il vulcano attivo terrestre più alto della Placca euroasiatica e nel 1983 è stato inserito nell’elenco dei beni  “Patrimonio dell’umanità”

Prima al suo posto, nel punto di contatto tra la zolla euro-asiatica e la zolla africana, vi era un ampio golfo ma poi a causa del grande attrito tra le due zolle vi sono state le prime eruzioni sottomarine di lava basaltica fluidissima con la nascita dei primi coni vulcanici

La struttura dell’Etna è molto complessa e risulta costituita da numerosissimi centri eruttivi con caratteristiche tipologiche differenti fra loro.

Le sue frequenti eruzioni  nel corso della storia hanno modificato anche profondamente, il paesaggio circostante, arrivando più volte a minacciare le popolazioni che nei millenni si sono insediate intorno ad esso. Anche la sua altezza varia nel tempo infatti nel 1900  era di  3.274 metri e  nel 2010 di 3.350 metri.

La sua superficie è caratterizzata da ambienti diversi.Vi sono paesaggi urbani, folti boschi , fertili pianure coltivate ed aree desolate ricoperte da roccia magmatica soggette ad innevamento  alle quote più alte.

L’Etna è un vulcano attivo ma, a differenza dello Stromboli che è in perenne attività e del Vesuvio che alterna periodi di quiescenza a periodi di attività parossistica, appare sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. A periodi abbastanza ravvicinati entra in eruzione iniziando in genere con un periodo di degassamento ed emissione di sabbia vulcanica a cui fa seguito un’emissione di lava all’inizio abbastanza fluida.

L’associazione con il fuoco e l’attività di fenomeni improvvisi quali tremori, sismi e attività piroplastiche hanno ingenerato nel corso dei tempi l’idea che esso fosse dimora di divinità. Pertanto sono sorti santuari e luoghi di culto sia sulle pendici che nelle alture più scoscese.

Da un punto di vista mitologico vengono raccontate molte storie tra le quali quella di Eolo, il re dei venti, che aveva  imprigionato i venti sotto le caverne dell’Etna.

Il gigante Ecelado invece, ribellatosi agli dei, fu sepolto sotto un enorme cumulo di terra ed appiattendosi divenne l’isola di Sicilia. Si racconta che il suo corpo sia disteso sotto l’isola con la testa e la sua bocca sotto l’Etna che sputa fuoco ad ogni grido del gigante.

Efeso o Vulcano, dio del fuoco e della metallurgia e fabbro degli dei, ebbe la sua fucina sotto l’Etna e si supponeva anche che il “mondo dei morti” greco, il Tartaro , fosse situato sotto l’Etna. Secondo un’altra leggenda Re Artù risiederebbe in un castello sull’Etna il cui  ingresso sarebbe una delle tante  misteriose grotte.

Domanda : secondo un’altra leggenda inglese l’anima di quale regina d’Inghilterra  risiede nell’Etna a causa di un patto che lei fece col diavolo in cambio del suo aiuto per governare il suo regno?

Mummie animali in Egitto

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I ricercatori del Centre for Biomedical Egyptology dell’Ospedale di Manchester hanno analizzato ai raggi X e con tomografia computerizzata 800 mummie animali raccolte in scavi egizi.

Le mummie animali erano così diffuse perchè erano offerte votive e rappresentavano una forma di connessione con le divinità animali venerate dagli Egizi.

Si è potuto così appurare che un terzo delle mummie studiate contiene resti animali molto ben conservati; un terzo cela residui parziali e un terzo non nasconde alcun resto animale, ma fango, bastoncini, canne vegetali insieme a materiali associati agli animali venerati, come gusci d’uovo o piume.

Un terzo delle bende dalle sembianze di trampolieri, falchi, scoiattoli, gatti, coccodrilli del Nilo, ibis ecc. è quindi in realtà completamente vuoto sin dalla sua fabbricazione.

Si è cercato pertanto di verificare l’ipotesi  che la domanda di mummie animali avesse superato la disponibilità di corpi e che gli imbalsamatori ricorressero all’inganno.

Nell’antico Egitto si acquistava una mummia animale e la si affidava a un sacerdote che la seppelliva in gruppo con mummie dello stesso tipo.

 Il rito era talmente diffuso – specialmente tra l’800 a.C. e l’epoca romana – che in 30 vaste catacombe scoperte in Egitto sono state rinvenute 70 milioni di piccole mummie animali accatastate l’una sopra l’altra.

Si può supporre inoltre che la domanda fosse talmente alta che ci fossero appositi sistemi di allevamento di animali, destinati al tristissimo scopo.

Ma l’ipotesi prevalente è che non si trattasse di una truffa e che gli acquirenti sapessero bene cosa stavano comprando. Semplicemente, in mancanza di resti “veri” si usava tutto ciò che si aveva a disposizione, come pezzi di animali mummificati o pezzi di nido o di uova che in vita erano appartenuti ad essi, considerati speciali perché erano stati vicini all’animale. Spesso, le mummie più riccamente decorate erano proprio quelle vuote.

Il cane da caccia (vedi foto sopra) conservato amorevolmente e che da tempo ha perso i bendaggi apparteneva probabilmente a un faraone.

Domanda: il cane dell’immagine fu sepolto in una tomba in quale  Valle dell’Egitto?

Arte a Firenze

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Mostra  “Arte a Firenze nel secondo Cinquecento”

Dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018

Dal lunedì al venerdì 9.00-13.00/14.00-18.00 -Tel +39 055 2469600
prenotazioni@palazzostrozzi.org

Palazzo Strozzi ospita la terza parte della trilogia dedicata all’arte del Sedicesimo secolo (le precedenti erano :Bronzino nel 2010; Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014).

Saranno esposti sculture, dipinti e disegni di Giorgio Vasari, Giambologna, Bartolomeo Ammanati, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Santi di Tito. L’esposizione si pone l’obiettivo di poter celebrare in tutta la sua grandezza un’epoca culturale di eccezionali fervore artistico e intellettuale. l’epoca della Controriforma del Concilio di Trento e la figura di Francesco I de’ Medici, uno dei più grandi mecenati delle corti europee.

 

 

La strega o lamia

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La strega, un tempo detta anche lamia, è una figura mitologica creata in parte dalla credenza popolare e dotata di poteri soprannaturali. Per alcuni secoli molte persone sono state oggetto di persecuzione da parte della Chiesa quando in loro venivano individuate le caratteristiche attribuite alle streghe.

Secondo tali credenze avrebbero praticato la stregoneria ed erano dotate di poteri occulti perchè  in contatto col maligno o con entità soprannaturali. Queste donne avrebbero usato tali poteri quasi esclusivamente per nuocere alle persone e alle cose.

La figura della strega è stata collocata storicamente all’interno di determinati gruppi sociali : i poveri, i mendicanti, gli emarginati, gli anziani, le vedove e coloro che all’interno di una comunità ristretta esercitavano pratiche magiche e guaritive.

Nei secoli delle persecuzioni vennero però accusate di stregoneria anche persone giovani, benestanti, fisicamente sane ed inserite nell’ambito sociale. Ma in linea di massima la strega è sempre colei che si distingue dalle persone che la circondano e che non si adatta interamente al modo di vita e alle regole del gruppo sociale di appartenenza.

Nel folclore popolare occidentale la figura della strega ha avuto solitamente un’accezione negativa: si riteneva che le streghe usassero i loro poteri per nuocere alla comunità, soprattutto a quella agricola, e che prendessero parte a dei raduni periodici chiamati sabba  dove adoravano il Demonio.

La figura della strega ha radici antichissime che precedono di molto il cristianesimo: basti ricordare la cosiddetta strega di Endor, in realtà una negromante, citata nella Bibbia  come anche le celebri streghe della Tessaglia.

A partire dal tardo Medioevo la Chiesa cattolica e poi anche alcune confessioni protestanti hanno individuato nelle streghe delle figure eretiche da estirpare dalla società con la violenza. Iniziò la “caccia alle streghe”e in Italia l’ultima fu uccisa nel 1828.

In Germania nel solo secolo compreso tra il 1450 ed il 1550 vennero condannate al rogo circa centomila donne considerate streghe.

Dietro ad alcuni fenomeni ritenuti di stregoneria a fine Seicento, a Salem negli USA, si pensa vi sia stato un consumo alimentare di segale cornuta i cui alcaloidi sono resistenti anche alle alte temperature dei forni di cottura del pane.

Nel 1563 il medico olandese Wier è stato uno dei primi a stabilire una connessione tra il possibile stato allucinatorio di anziane donne malate e frustrate e i tipici comportamenti di coloro che venivano ritenute delle streghe

L’inquisitore francese Pierre de Lancre nel 1612 ha osservato le caratteristiche che accomunavano le streghe da lui perseguite nella regione del Labourd  e  gli sciamani della Lapponia. Secondo lui  streghe e sciamani si abbandonavano a un’estasi di tipo diabolico.

Alla metà del XVIII secolo il triestino Girolamo Tartarotti affermò la realtà della magia diabolica, e dunque la possibilità di operare malefici ed incantesimi,  mentre negò l’esistenza del sabba considerando fantasia  la credenza del volo notturno e delle tregende.

L’immagine della strega è stata ampiamente rivalutata all’interno dei movimenti neopagani e in particolare dalla Wicca, che celebra i cicli della natura, a partire dalla prima metà del Novecento, oltre che da tutte quelle correnti che mettono in evidenza soprattutto il ruolo della strega come guaritrice ed esperta di medicina naturale.

Domanda: che cosa è una tregenda?

 

Un uomo alla scoperta di Omero: Henrich Schliemann.

                                         

Rassegna :“Ho guardato fisso negli occhi Agamennone”.

Conferenza : ” Un uomo alla scoperta di Omero : Henrich Schliemann” con Massimo Cultraro (CNR – Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali)

11 Marzo 2017 ore 16.00 presso Museo Civico Archeologico

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

III- Venere il pianeta gemello

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Nel sistema solare Venere è il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole. Ha una orbita quasi circolare e compie una rivoluzione in 224,7 giorni terresteri. Prende il nome dalla dea romana dell’amore e della bellezza e il suo simbolo astronomico è Venus symbol.svg: la rappresentazione stilizzata della mano di Venere  che sorregge uno specchio.

È il pianeta più luminoso dopo la Luna e per questo motivo è conosciuto fin dall’antichità. Venere è visibile soltanto poco prima dell’alba o poco dopo il tramonto e per questa ragione è  stato chiamato da popoli antichi la “Stella del Mattino” o la “Stella della Sera”.

E’ un pianeta terrestere definito il “pianeta gemello” dellaTerra perchè essi sono molto simili per dimensioni e massa anche se per altri aspetti sono molto differenti. Venere infatti possiede un’atmosfera costituita principalmente da anidride carbonica e la densità e la composizione dell’atmosfera creano un imponente effetto serra che rende Venere il pianeta più caldo del sistema solare.

Venere è avvolto da uno spesso strato di nubi altamente riflettenti, composte principalmente da acido solforico, che impediscono la visione in luce visibile della superficie dallo spazio.

La rotazione di Venere avviene secondo il moto retrogado cioè in senso orario, quindi al contrario di come avviene normalmente per la maggior parte degli altri pianeti del sistema solare. La rotazione è molto lenta, infatti un giorno dura circa 243 giorni terrestri, superiore al periodo di rivoluzione attorno al Sole.

Alcune ipotesi sostengono che la causa sia da ricercarsi nell’impatto avvenuto con un asteroide di dimensioni ragguardevoli.Si è scoperto inoltre che la rotazione di Venere sta ulteriormente rallentando.

A causa della rotazione retrograda il moto apparente del Sole è opposto a quello terrestre, quindi chi si trovasse su Venere vedrebbe l’alba a ovest e il tramonto a est. Poiché il pianeta impiega 225 giorni terrestri per compiere un’intera rivoluzione attorno al Sole su Venere il giorno è più lungo dell’anno.

Le condizioni sulla superficie venusiana sono molto differenti da quelle terrestri a causa della spessa atmosfera di anidride carbonica, la più densa tra tutti i pianeti terrestri. l’atmosfera di Venere, infatti, è costituita per il 96,5% da anidride carbonica mentre il restante 3,5% è composto soprattutto da azoto.

È proprio l’anidride carbonica ad aver generato un potentissimo effetto serra, a causa del quale il pianeta è divenuto così caldo che si ritiene che gli antichi oceani di Venere siano evaporati, lasciando una asciutta superficie desertica con molte formazioni rocciose. Il vapore acqueo si è poi dissolto a causa dell’alta temperatura.

Il pianeta è inoltre ricoperto da un opaco strato di nuvole di acido solforico, altamente riflettenti, che insieme alle nubi dello strato inferiore impediscono la visione della superficie dallo spazio.

I fenomeni vulcanici sono molto estesi e lo zolfo nell’atmosfera dimostrerebbe, secondo alcuni esperti, l’esistenza di fenomeni vulcanici attivi però stranamente vi è assenza di tracce del passaggio di lava .

Considerando le sue condizioni estremamente ostili, una colonia sulla superficie di Venere è fuori portata con le attuali tecnologie e anche la sola esplorazione umana è più ardua rispetto a quelle sulla Luna e su Marte, anche perché Venere è stato meno studiato.

In superficie calore e pressione non hanno permesso a sonde spaziali di funzionare che per brevi periodi, ma non si conoscono bene nemmeno i dettagli del suo strato atmosferico situato a 50 chilometri d’altezza, dove la pressione atmosferica e la temperatura sono simili a quelle terrestri.

I Maya svilupparono  un calendario religioso basato in parte sui movimenti  di Venere e si basavano sulle sue fasi per valutare il tempo propizio per le guerre. L’astrologia occidentale  pensava invece che potesse influenzare la sfera dell’amore.

Domanda : Venere che cosa permetteva di fare per gli aborigeni australiani?

Gli aruspici

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Gli Aruspici esercitavano l’arte divinatoria attraverso l’esame delle viscere, in particolare fegato ed intestino, di animali appositamente sacrificati. L’obiettivo era quello di acquisire segni divini e norme di condotta da assumere in determinate circostanze.

Questa arte era di origine etrusca e pertanto gli aruspici nell’antica Roma erano considerati stranieri e non facevano parte di collegi sacerdotali ufficiali pur essendo stati consultati per tutta la durata dell’impero romano.

L’arte aruspicina si basava sulla determinazione del templum, ovvero lo spazio sacro su cui si proiettava la suddivisione della volta celeste e questa ripartizione si rifletteva anche su singoli elementi  fra cui il fegato e le viscere degli animali.

Gli aruspici predicevano il destino studiando attentamente l’intestino ma soprattutto il fegato degli animali sacrificati in genere pecore. Quando trovavano cicatrici o altre anomalie, confrontavano il fegato con un modello bronzeo  come quello famoso che viene chiamato il fegato di Piacenza.

Il  modello in bronzo riportava le ripartizioni e i nomi degli dèi e serviva  per capire a quale settore del cielo corrispondeva l’anomalia e, quindi, quale divinità aveva mandato quel segno che poteva essere  di buono o cattivo auspicio, per poi cercare di capirne il significato.

Gli aruspici erano vestiti con un mantello frangiato, indossavano un alto  cappello  conico e tenevano in mano un particolare bastone con l’estremità a spirale.

Domanda : come si chiamava il bastone usato dagli aruspici?

Roxelana – Hurrem

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Hürrem Sultan nata  forse come Alexandra Anastasia Lisowska e conosciuta in Europa semplicemente come Roxelana,  è stata una concubina ottomana divenuta poi moglie di Sulimano il Magnifico.

Nacque fra il 1502 e il 1506 probabilmente in Ucraina dove una vecchia canzone popolare cantava la storia di una graziosa ragazza di Rohatyn di nome Anastasia rapita dai Tartari e venduta per l’harem del Sultano Sulimano.

A quei tempi la terra d’origine di Roxelana era chiamata Roxolania ma anche Malaya Rossia dai russi, quando l’attuale Russia veniva chiamata Moscovia.

Alexandra fu ceduta dai Tartari ai mercanti di schiavi Genovesi a Caffa e da loro fu portata, probabilmente quattordicenne, al loro mercato degli schiavi di Costantinopoli  dove fu venduta col nome di Roxelana  ed “acquistata” da potentati dell’élite ottomana ed assegnata all’Harem del Sulimano.

Anche Mahi Debran Gulbahar, la precedente Favorita dell’Harem dalla quale Sulimano ebbe il figlio primogenito Mustafa Sultan, allo stesso modo era stata venduta dai Tatari a Caffa.

Nell’harem vivevano in media 300 donne, sorvegliate dalla Valide Sultan Hafsa Hatun , madre del Sultano di origini forse ucraine, e dal potente capo degli eunuchi neri detti così perchè di origine nubiana e perchè erano stati sottosposti all’evirazione nera, ossia quella totale.

Roxelana riuscì a farsi notare dal Sultano sia per i suoi capelli rossi, che erano una rarità, sia per la sua risata per cui venne soprannominata Hurrem, la Ridente o Colei che ride. Divenne oggetto di gelosia da parte delle rivali e la preferita di Sulimano aggredì Hürrem e la picchiò in modo violento.
Sulimano allora bandì Mahi Debran Gulbahar e la inviò a Manisa assieme a suo figlio il principe Mustafa considerato l’erede al trono. L’esilio venne giustificato ufficialmente come la normale prassi di formazione dell’erede al trono. In seguito Hürrem divenne l’indiscussa preferita di Sulimano e sua haseki.

Nel 1521 morirono due dei tre figli che Solimano ebbe da Mahi Debran Gulbahar e rimase come unico erede Mustafa un bambino di sei anni..  Nello stesso anno Hürrem diede alla luce un primo bambino di nome Mehmet, poi Mihrimah l’unica figlia del Sulimano sopravvissuta e poi Abdallah vissuto solo per tre anni. Nel 1524 nacque Selim e un anno dopo Bayezid e infine  nel 1531 il sesto  figlio  Cihangir.

Roxelana da concubina diventò ufficialmente moglie del Sulimano ed anche se non esistevano leggi che proibissero i matrimoni tra i sultani e concubine, tutta la corte ottomana era contraria al matrimonio.

Sulimano trascorreva la maggior parte del suo tempo nelle campagne militari e  Roxelana gli forniva le informazioni sulla situazione a palazzo diventando il principale consigliere. Nelle lettere scritte da Sulimano a Hürrem emerge il grande sentimento d’amore che egli  provava per Roxelana e la mancanza che sentiva di lei.

Bayezid, penultimo figlio di Roxelana, dopo aver tentato di uccidere il fratello Selim si rifugiò in Persia, portando con sé 12.000 dei suoi uomini e meritandosi il titolo di “traditore” dell’Impero Ottomano, visto che in quel periodo era in corso la guerra contro la Persia.

Fatto un accordo di pace, il Sultano chiese allo Shah persiano per 4000 monete d’oro, di uccidere gli uomini di Bayezid e di consegnargli Bayezid che fece uccidere lui stesso nel 1561.

I figli maschi di Roxana morirono quindi durante la lotta per il trono e sopravvisse solo Selim. Morì strangolato anche Mustafa nel 1533  durante la campagna militare in Persia e forse perchè Roxelana riuscì a convincere Sulimano che il figlio volesse scalzarlo dal trono.Vi sono  lettere che dimostrano come Mustafa stesse effettivamente complottando contro il padre.

Hürrem morì il 18 aprile 1558 a Costantinopoli. Negli ultimi anni della sua vita era molto cagionevole di salute e il Sultano per non disturbare la sua quiete ordinò di bruciare tutti gli strumenti musicali del palazzo. Non si allontanò dal letto di Roxelana fino al suo ultimo giorno di vita.
Roxelana venne sepolta in un mausoleo decorato con scene del paradiso terrestre forse in omaggio alla sua natura gioiosa.

Roxelana-Hürrem è un personaggio storico molto controverso, probabilmente più amata in occidente e in Ucraina che in Turchia.  Dopo aver dato alla luce il figlio maschio, la concubina cessava di essere favorita e doveva recarsi in una provincia lontana, dove l’erede doveva essere allevato fino al momento di prendere il posto del padre.

Hürrem non ha seguito i figli  quando divenuti maggiorenni  sono andati via dal regno. Lei  è rimasta col Sultano limitandosi ad andarli a trovare. Incapaci di spiegare come possa Roxelana aver raggiunto un potere così importante, i suoi contemporanei l’accusavano addirittura di aver stregato il Sultano.

Roxelana è entrata nella storia non come una figura repressiva ma come una donna impegnata nella carità e divenne infatti famosa per le sue grandi opere di bene. Hürrem Haseki Sultan era una delle donne più istruite e colte del tempo: riceveva ambasciatori stranieri, rispondeva alle lettere di sovrani di tutto il mondo, nobili ed artisti influenti.

Domanda: il suo mausoleo è accanto a quello di Sulimano?

V – Marte il pianeta rosso

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Nel sistema solare in ordine di distanza dal Sole vi sono i pianeti Mercurio, Venere, Terra e poi come quarto Marte. Sono tutti pianeti di tipo terrestere ma Marte viene chiamato il Pianeta rosso a causa del suo colore perchè ricoperto da grandi quantità di ossido di ferro.

Dopo Venere,  Marte è il pianeta più facilmente individuabile dalla Terra per via della grande luminosità e del caratteristico colore rosso. Per questo motivo già le popolazioni di area grecoromana lo associavano all’immagine di Ares/Marte , dio della guerra  della mitologia romana  e il simbolo astronomico del pianeta è Mars symbol.svg: la rappresentazione stilizzata dello scudo e della lancia del dio.

Ha una atmosfera molto rarefatta e temperature medie superficiali piuttosto basse, tra −140  gradi e 20 gradi, ma  è comunque nel sistema solare  il pianeta  più simile alla Terra anche se l’uomo non può sopravvivere su  Marte senza l’ausilio né di bombole di ossigeno, nè di tute di protezione dalle radiazioni solari che distruggerebbero la pelle.

Le sue dimensini sono più piccole della Terra ma ha una inclinazione dell’asse di rotazione e durata del giorno simili a quelle terrestri. La sua superficie presenta formazioni vulcaniche, valli, calotte polari e deserti sabbiosi oltre a formazioni geologiche che suggeriscono la presenza, in un lontano passato, di un’ idrosfera.

Infine, la bassissima densità dell’atmosfera non è in grado di consumare buona parte delle meteoriti, che quindi raggiungono il suolo con maggior frequenza che non sulla Terra.

Il pianeta è desertico e arido, caratterizzato da tempeste di sabbia periodiche e particolarmente violente. La speranza che Marte possa accogliere la vita è tuttavia stata ripresa in considerazione da quando nel 2008 è stata scoperta acqua sotto forma di ghiaccio.

Ci sono prove che in passato esisteva acqua allo stato liquido su ampie zone della superficie. Inoltre si pensa che sulla superficie possano essersi verificati nell’ultimo decennio dei flussi d’acqua simili a geyser.

Nel 2020 nell’ambito di ExoMars, verrà inviato un rover sulla superficie di Marte che  sarà il primo in grado di perforare il suolo fino a 2 metri di profondità per stabilire l’eventuale esistenza di vita passata su Marte

Sarà in grado di rilevare anche tracce di molecole organiche e stabilire se siano state originate da forme di vita o meno e, nel caso, quali condizioni ne abbiano provocato la scomparsa

Questa missione  avrà inoltre tra i suoi obiettivi la validazione delle tecnologie necessarie per l’esplorazione sicura del pianeta in prospettiva di una “Mars Sample Return”, ovvero una missione di andata e ritorno sulla Terra.

Domanda: in quali anni è previsto l’invio di astronauti su Marte?

Impero cinese ed Impero romano

Territorio approssimativo della Dinastia Cinese Han, 206 a.C.-220 d.C.

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Al termine di lotte secolari nel 211 a.C. in Cina prevale su tutti gli altri lo stato di Qin e quindi la Cina viene unificata sia da un punto di vista territoriale che amministrativo.

Soltanto però con la successiva dinastia Han, che regnò dal 206 a.C. fino al 220 a.C., che si definì l’idea di civiltà cinese e di impero facendo del sovrano non solo un capo supremo ma anche l’incarnazione stessa del sistema politico.

Mentre in Cina lo stato si identificava totalmente con l’imperatore e i suoi funzionari, in Europa emergeva prepotentemente la civiltà romana che però soltanto nel 27 a.C. riuscì ad evolvere in un impero con il conferimento ad Ottaviano del titolo di Augusto.

L’impero romano riuscirà ad estendersi su tre continenti e per circa due secoli conserverà la sua supremazia. E’ il lungo periodo conosciuto come Pax Romana.

Domanda: quale filosofia religiosa si diffuse in Cina durante la dinastia Han con la nascita  l’Impero cinese?