Sta per arrivare anche il pesce allevato in laboratorio.

Vicino ad Amburgo, un team alimentare di una azienda sta lavorando per produrre la prima tonnellata di pesce allevato in laboratorio in Europa. Nella sede una vasca da 50 litri è riempita con liquido color ciliegia noto come “terreno di coltura” che è ricco di zuccheri, minerali, aminoacidi e proteine, studiati per dare alle cellule dei pesci, che vi vengono aggiunte, la spinta necessaria per moltiplicarsi a milioni. Poi il pesce cresciuto nel bioreattore viene mescolato con ingredienti di origine vegetale per produrre polpette di pesce e bastoncini impanati.

L’obiettivo è quello di vendere il pesce coltivato come alternativa più ecologica all’impoverimento dei mari e per soddisfare la domanda di pesce che dovrebbe mantenere gli stessi benefici nutrizionali, come gli omega, ma senza allergeni, microplastiche o altre contaminazioni.

In questa fase iniziale, la prima destinazione prevista dall’azienda per i suoi prodotti è Singapore dove la carne coltivata è già molto diffusa poichè il paese è impegnato a ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di cibo. Il pesce e la carne coltivati in laboratorio fanno parte di una strategia nazionale per produrre localmente e in modo sostenibile il 30% del cibo del Paese entro il 2030.

Articoli come polpette, bastoncini o crocchette di pesce sono più adatti a raggiungere i mercati di massa, e inoltre a causa del loro mix cellulare, i pezzi interi di pesce coltivati in laboratorio sono più complessi e quindi più costosi da produrre. Un pezzettino di pesce, con cellule indifferenziate, è più facile da produrre rispetto al processo più complicato e lungo di produzione di un intero pezzo di pesce coltivato, che necessita di cellule muscolari e di grasso.

Si stima che una porzione delle polpette di pesce costerà circa 20 dollari nei ristoranti, rispetto ai 15 dollari della versione normale. Il divario di prezzo potrebbe essere ancora più ridotto per i pezzi di salmone intero.

Un sondaggio non scientifico condotto ha rilevato che anche se la maggior parte delle persone si è espressa positivamente alcuni hanno espresso una grande preoccupazione per la natura relativamente non testata dei prodotti a base di cellule.

Secondo una rilevazione più puntuale effettuata nel 2023 in Giappone, il quinto consumatore mondiale di prodotti ittici, è stato rilevato che circa l’88% degli intervistati non sarebbe disposto a pagare un prezzo più alto per i prodotti ittici a base di cellule. Il restante 12% si è detto disposto a pagare di più e, di questi, circa l’8% ha dichiarato che pagherebbe un prezzo molto più alto. In ogni caso un’azienda ha dichiarato che inizierà a vendere anguille coltivate in laboratorio in Giappone entro il 2026.

I pesci hanno una capacità di rigenerazione molto più elevata rispetto ai mammiferi e fino al 70% dei tessuti persi può essere completamente rigenerato tanto che possono persino farsi ricrescere gli organi interni. Per essere in grado di rigenerarsi completamente, i pesci devono riprodurre le cellule e reclutarle rapidamente per coprire le ferite. Analogamente anche i produttori di pesce potranno ottenere più cellule attivate più velocemente.

Inoltre poiché le cellule prodotte saranno mescolate con condimenti e altre proteine di origine vegetale per produrre polpette di pesce, bastoncini e altri prodotti, i volumi finali di cibo saranno superiori alla produzione di cellule.

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