Non ci sono ricordi su questo viso

Mattino

La finestra socchiusa contiene un volto

sopra il campo del mare. I capelli vaghi

accompagnano il tenero ritmo del mare.

Non ci sono ricordi su questo viso.

Solo un’ombra fuggevole, come di nube.

L’ombra è umida e dolce come la sabbia

di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.

Non ci sono ricordi. Solo un sussurro

che è la voce del mare fatta ricordo.

Nel crepuscolo l’acqua molle dell’alba

che s’imbeve di luce, rischiara il viso.

Ogni giorno è un miracolo senza tempo,

sotto il sole: una luce salsa l’impregna

e un sapore di frutto marino vivo.

Non esiste ricordo su questo viso.

Non esiste parola che lo contenga

o accomuni alle cose passate. Ieri,

dalla breve finestra è svanito come

svanirà tra un istante, senza tristezza

né parole umane, sul campo del mare.

Cesare Pavese

La donna evocata è Fernanda Pivano, che nel corso della relazione con Pavese si era dimostrata non troppo coinvolta. Pavese ricorda le notti d’amore con la traduttrice e scrittrice ligure, trasformando il desiderio e la passione in pura poesia capace di parlare al cuore e di rendere partecipi della malinconia espressa perché il passato non ritorna ed è piacevole da rievocare con la dolcezza che è propria solo della nostalgia.

Cesare Pavese (1908-1950) è stato uno scrittore e poeta fra i più importanti della letteratura italiana.

6 pensieri su “Non ci sono ricordi su questo viso

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