
Lo scimpanzé comune (Pan troglodytes) è un primate della famiglia degli ominidi ed insieme al bonobo costituiscono le uniche specie viventi del genere Pan. Entrambi appartengono ad un ramo evolutivo collaterale alla specie umana, con la quale hanno condiviso un antenato comune circa 5 milioni di anni addietro, per cui sono gli animali geneticamente più vicini all’uomo.
Il DNA dello scimpanzé infatti corrisponde a quello dell’uomo in una percentuale oscillante intorno al 98% e ha 24 coppie di cromosomi mentre l’ uomo, dopo la fusione dei cromosomi 12 e 13, ne ha 23 come il gorilla. Il genoma dello scimpanzé inoltre è solo di circa lo 0,4% divergente dal genoma del bonobo.
Duplicazioni di piccole parti di cromosomi, o cancellazioni, sono stati la principale fonte di differenzione tra umani e scimpanzé da quando essi si discostarono dal loro antenato comune evolutivo.
Gli scimpanzé sono mediamente alti dagli 80 ai 130 cm sulle quattro zampe e pesano 35–45 kg le femmine e 45–65 kg i maschi. I maschi sono più grossi delle femmine e quando si alzano sulle zampe posteriori raggiungono anche i 160 cm di altezza, mentre le seconde in genere non superano i 130. La colorazione del pelo è di solito molto scura e tendente al nero, anche se si sono registrati casi eccezionali di scimpanzé albini.
Vivono in branchi più o meno numerosi guidati di solito da maschi. Una delle attività più curiose del branco è quella dello “spulciamento” o “grooming” reciproco che è un importante fattore di aggregazione sociale.
Gli scimpanzé usano costruirsi un riparo fra i rami per la notte, ma passano anche molto tempo a terra. Il loro principale nemico naturale è il leopardo che tende agguati di notte e li uccide azzannandoli alla gola.
Sono prevalentemente vegetariani ma completano l’alimentazione con miele, insetti, uccelli, uova e talora piccoli mammiferi compresi altri primati. Mangiano pertanto anche il colobo rosso, i cercopitechi nasobianco, i babbuini gialli e i facoceri.
Gli scimpanzé possono cacciare come una squadra coordinata e nei gruppi di caccia ognuno ha un ruolo specifico. Vi sono i drivers che mantengono la preda in fuga in una certa direzione, i bloccanti che fanno ripartire la preda in una direzione diversa, i cacciatori che tentano la cattura e gli attaccanti che si nascondono in aree non ancora raggiunte dalla preda e scattano quando si avvicina.
Gli scimpanzé maschi cacciano più delle femmine e il pasto è distribuito a tutti i membri del gruppo. Mostrano poco interesse per le carcasse di grandi animali uccisi da leopardi o altri predatori forse perché non riconoscono tali animali come loro prede o per evitare di ammalarsi mangiando carne morta.
Alcuni esemplari in cattività hanno avuto un quoziente d’intelligenza, che di solito è intorno ai 40, valutato tra 80 e 90, cioè come un essere umano di intelligenza al di sotto della media (100); questa intelligenza animale superiore è condivisa con i delfini e alcune specie di pappagalli.
Sono in grado di usare utensili, ad esempio un rametto da inserire in un termitaio per catturare gli insetti oppure pietre da tirare addosso ad un eventuale predatore. Allevati in cattività, gli scimpanzé dimostrano di poter apprendere la lingua dei segni, di usare diversi strumenti, anche computer e telefoni, e di eseguire rapidi e semplici calcoli matematici Alcuni scimpanzé guardano la televisione per divertimento e bevono bibite gassate dopo aver aperto le lattine.
Spesso appaiono depressi o provano dolore per la morte di un compagno, di un cucciolo o di un umano se addomesticati. Sanno organizzarsi in piccoli “eserciti” o “bande” e talvolta indulgono, se affamati, al cannibalismo di membri estranei al gruppo appena uccisi, in modo analogo a quello umano.
Le braccia, più lunghe e robuste delle gambe, lo rendono molto forte: uno scimpanzé è da 4 a 7 volte più forte di un uomo adulto. Questo forse perché lo scimpanzé è parzialmente un quadrupede e quindi usa le braccia per la locomozione.
La specie è considerata in pericolo di estinzione e vige il divieto assoluto di commercio tranne che per documentate esigenze di ricerca scientifica. È famoso l’esemplare che ha interpretato i film di Tarzan nella parte di Cheeta anche se in realtà per quel ruolo sono stati usati negli anni diversi scimpanzé e anche più di un esemplare nello stesso film.