L’immunità di gregge in medicina è una forma di protezione indiretta che si verifica quando la vaccinazione o l’immunità verso una malattia infettiva, data dalla guarigione dalla malattia stessa di una parte significativa di popolazione, forniscono una tutela anche agli individui ancora non immuni.
Secondo questo principio la catena dell’infezione si interrompe quando l’alta percentuale di persone ormai immuni fa diminuire la probabilità che altre persone non immuni entrino in contatto con l’agente patogeno. Il virus cioè non trova soggetti recettivi disponibili e quindi circola meno, riducendo così il rischio complessivo nel gruppo.
Se ci sono molte persone immunizzate è come se ci siano delle piante tagliate, non più infettabili, che non saranno più raggiunte dal fuoco del virus e quindi l’incendio non si estenderà.
In assenza di un vaccino, l’immunità data dal superamento della malattia presuppone però una scrematura e quindi l’obolo ed il sacrificio di chi non riesce a superare l’infezione. Ma qual’è il senso dell’altro, il significato della compassione?
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tutto questo va bene se esistono rimedi – medicine o vaccini – altrimenti è solo un grosso rischio per l’intero gregge che alla fine può essere decimato in modo consistente
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Si ma ora stanno ancora sperimentando vaccini e medicine per cui la decimazione evidentemente non è ritenuta un grosso problema!
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