II 16 agosto 1972 nelle acque di Marina di Riace, a 8 metri di profodità, furono trovate due statue di bronzo alte quasi due metri realizzate quasi certamente in Grecia, nel’Attica o nel Peloponneso, nel V secolo a.C, quindi durante il periodo classico, con uno scarto tra l’una e l’altra statua di una trentina di anni.
I due personaggi, ammirabili nel nuovo Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sono nudi ma armati e la postura e il maniglione dello scudo rimasto sul braccio sinistro dicono che sono dei guerrieri. Non avevano la corazza perchè in Grecia nudità e bellezza spesso venivano considerate coincidenti.
Le statue di bronzo in Grecia erano molto diffuse, apparivano colorate e venivano lucidate periodicamente: avevano labbra e capezzoli di rame rosso, denti argentati e corpo color bronzo.
E’ evidente nelle due statue la cura dei particolari anatomici in quanto sono rappresentate anche le vene sotto la pelle e le ciglia.
Vi sono varie ipotesi sulla destinazione delle opere, probabilmente finite in mare a causa di una tempesta, e sui nomi dei personaggi che le statue dovevano rappresentare : potevano essere stati eroi, corridori, re o condottieri . Ma di fatto non vi è alcuna certezza.
Domanda: i Romani erano collezionisti delle opere greche ma dopo la caduta dell’Impero Romano che fine fecero molte statue di bronzo?